sabato 11 dicembre 2010

Concerto del Coro Polifonico Malatestiano di Fano

Locandina concerto di Natale al BrugnettoSabato 18 dicembre 2010 alle ore 21.15
presso la Chiesa Parrocchiale "San Michele Arcangelo" di Brugnetto
Scarica la locandina


Giunge puntuale, con l’arrivo delle festività natalizie, ilConcerto di Natale, promosso dalla Biblioteca – Circolo Culturale “Oscar Franceschini” di Brugnetto. Grazie alla collaborazione dei Comuni di Ripe e Senigallia, quest’anno si esibirà il Coro Polifonico Malatestiano di Fano, diretto dal M° Francesco Santini.
L’appuntamento è per sabato 18 dicembre alle ore 21.15 nella Chiesa San Michele Arcangelo di Brugnetto (ingresso gratuito).
Il Coro Malatestiano si è costituito nel 1968 e sin dalla sua fondazione ha svolto un’intensa attività per la promozione della musica polifonica sacra e profana. Grazie a questa sua più che quarantennale esperienza, il Malatestiano è andato formandosi un repertorio che spazia dai brani della polifonia classica del XV e XVI secolo fino alle opere di autori contemporanei italiani e stranieri.

Oltre all’effettiva attività artistica e al lusinghiero numero di trasferte all’estero realizzate, il Malatestiano promuove diverse iniziative di carattere culturale e musicale: serate d’ascolto, scuola di musica, concerti didattici e seminari ma soprattutto, dobbiamo ricordare l’Incontro Internazionale Polifonico “Città di Fano” che, nei suoi 37 anni di vita ha portato a Fano i migliori cori europei ed extraeuropei.

In più, dal 2001, l’Accademia Europea per Direttori di Coro e giovani cantori, organizzata da Europa Cantat, è gemellata con cadenza biennale col Festival aggiungendo ulteriore prestigio alla manifestazione che è divenuta un punto di riferimento nell’ambito delle più importanti rassegne europee di canto corale.


da S. Mandolini

mercoledì 30 dicembre 2009

Il Circolo Culturale “O. Franceschini” di Brugnetto ed il Centro Giovanile di Ripe, promosso dall’Amministrazione Comunale da più di un anno condividono la sede negli stessi locali della Biblioteca di Brugnetto.
Hanno avuto così inizio una collaborazione reciproca per promuovere numerose iniziative a favore della cultura e per incentivare sane e costruttive modalità di aggregazione tra i giovani. Questo progetto, a cui si è aggiunto anche il prezioso appoggio della parrocchia di Brugnetto, dopo un normale rodaggio faticoso, ha subito cominciato a dare i suoi preziosi frutti. È stato promosso un Laboratorio musicale in cui si è proposto l’apprendimento della chitarra. Sin dal febbraio scorso ha aderito un discreto numero di ragazzi che hanno partecipato con impegno. Il corso si è concluso nel mese di giugno con un saggio da parte degli allievi. Durante i mesi di aprile-maggio il Circolo ha proposto un corso-base di fotografia digitale guidato dal fotografo senigalliese Nevio Arcangeli. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata, vista la partecipazione di fotoamatori e semplici appassionati provenienti anche dai paesi limitrofi. Sempre maggiore successo ha ottenuto la Rassegna teatrale per bambini A teatro con mamma e papà. Per ogni domenica di luglio sono stati presentati i seguenti spettacoli: Bubbusettete e Cinderella Vampirella della Compagnia Teatro Pirata; Burattini, fiabe e nani della Compagnia Vladimiro Strinati, infine Il galletto meraviglioso della Compagnia Tiriteri.

La partecipazione del giovane pubblico e delle famiglie è stata di gran lunga superiore alle aspettative, grazie anche all’ideazione della Teatrocard, una tessera consegnata a tutti i bambini. Ad ogni appuntamento teatrale veniva posto il timbro che corrispondeva ad una presenza allo spettacolo. Al termine della rassegna ai bambini con almeno 3 presenze è stato offerto l’ingresso gratuito al Centro-vacanze Verde-Azzurro di Cingoli (An). L’ennesima edizione della Tavolata del Borgo è tornata a ravvivare via Garibaldi nella sera di sabato 1 agosto, con il primo piatto cucinato dalla Trattoria Baldini di Brugnetto. Al termine della cena è seguita la rappresentazione teatrale in vernacolo del Gruppo Teatrale di Passo Ripe. In conclusione delle iniziative estive, nella serata di venerdì 7 agosto è stata organizzata una proiezione di diapositive in collaborazione con il Gruppo Società e Ambiente di Senigallia, dal titolo “Per le antiche strade. Passeggiate alla scoperta delle colline senigalliesi”, tratte dai libri Per le antiche strade Volume 1 e Volume 2. Gli autori delle bellissime immagini paesaggistiche e di flora e fauna locali sono Tonino Tontini e Paolo Pierpaoli. Da settembre abbiamo ripreso la nostra attività di regolare apertura della Biblioteca e la promozione, assieme al Centro Giovanile, di interessanti iniziative e laboratori. È ricominciato il laboratorio musicale ed il corso di chitarra.

È già attivo un Doposcuola nei pomeriggi di martedì, giovedì e venerdì, inoltre sono in cantiere un Laboratorio teatrale, un Laboratorio per Dee-Jay, un Corso per l’apprendimento del gioco degli Scacchi ed uno per realizzare un Sito Internet. Tutte queste attività sono gratuite ed è possibile ancora iscriversi telefonando nel pomeriggio allo 0717958633. Ultimo appuntamento del 2009 è stato il tradizionale Concerto di Natale di domenica 20 dicembre u.s. in cui si è esibito il Coro “Francesco Tomassini” di Serra de’ Conti. La Biblioteca sta diventando così un vero o proprio polo di attrazione. Non posso però dimenticare che tutto questo si può realizzare grazie al silenzioso lavoro di diversi volontari, degli amici membri del Direttivo, di tutti coloro che ogni anno continuano a credere in questo progetto tesserandosi. Un particolare ringraziamento va rivolto all’Amministrazione Comunale di Ripe, al dottor Massimo Bellucci responsabile del Centro Giovanile e agli assessorati alla Cultura e ai Servizi alla persona per la loro fiducia e l’impegno mostratoci.

venerdì 1 giugno 2007

Mostra fotografica di Natalina Magi

La Biblioteca - Circolo Culturale “Oscar Franceschini” di Brugnetto ospiterà nella propria sede, dal 1° al 10 giugno, la mostra fotografica “Rivelazioni” dell’artista Natalina Magi.

Si tratta di una serie di fotografie che l’artista, nata a Brugnetto ed ora ritornata dopo alcuni anni, ha realizzato in alcune località italiane dove ha viaggiato o vissuto: Reggio Emilia, Napoli, Ischia, Procida. In alcune foto sono ritratti anche particolari della campagna e del mare di Senigallia.
Secondo Natalina Magi "è una ricerca soprattutto spirituale. Cerco verità e bellezza nella trasparenza di una foglia d’autunno, nella forma perfetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella consistenza di un vecchio tronco d’albero e anche in altre suggenti forme della realtà. Alcune volte, fa la sua comparsa l’anima di una persona, l’emozione di un evento e l’essenza vitale di un oggetto. Sono queste le “Rivelazioni” cui aspira il mio lavoro".
Si tratta di particolari esaltati da luce, forma e colore che normalmente il nostro occhi non riesce a percepire. La mostra resterà aperta, presso la sede del Circolo in via Antonelli a Brugnetto, il sabato e la domenica dalle 17 alle 22.30; tutte le sere dalle 21 alle 22.30; i pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30.
L’inaugurazione sarà venerdì 1° giugno alle 21. In questa occasione verrà proposto un concerto “Salotto musicale” del Maestro Andrea Zepponi intitolato “Il clavicembalo nel ‘700”.
(da Vivere Senigallia del 28 maggio 2007)

giovedì 31 maggio 2007

Terminato il ciclo di incontro dedicato ai genitori




Si è concluso venerdì scorso a Brugnetto il ciclo di incontri “Per saperne di più” promosso dalla Biblioteca – Circolo Culturale “Oscar Franceschini” di Brugnetto.


L’edizione di quest’anno ha approfondito il tema dell’educazione: “Genitori, il mestiere più difficile. Tra permessi e libertà”. L’ultimo incontro, tenuto dal professor Domenico Bartolini corrispondente del Messaggero e di Rai Marche, aveva come tema: “La vita non è un click: realtà o reality?”.

Il professor Bartolini ha approfondito la sua riflessione sul rapporto genitori, figli, televisione ed internet. Dopo aver affermato che lui in famiglia non ha mai avuto un televisore, per cui i suoi figli sono cresciuti senza questo strumento, ha fatto una riflessione: la televisione dovrebbe servire per informare, far conoscere, comunicare. Ma assieme alla televisione è cresciuto un mito: per affrontare la vita occorre un elevato livello di informazioni. In realtà per stare davanti al televisore occorre avere capacità di significato, di dare senso, di dare ragione. Queste cose non si apprendono da internet o dai programmi televisivi stessi, ma nel rapporto tra persone, nella famiglia. Solo dentro un rapporto educativo con i genitori i figli possono imparare il loro approccio con i media. Quel che educa è la persona, non lo schermo. Se non c’è un rapporto interpersonale, gli strumenti non educano. Anzi, nella maggior parte dei casi sono devastanti, perché l’immagine è micidiale, può far fuori tante ragioni e valori che i genitori a fatica cercano di comunicare.

Per questo i piccoli davanti al televisore non vanno lasciati soli. Più in famiglia entrano queste “agenzie educative” come i reality o i telefilms, e più i figli vanno affiancati. Per esempio – ha continuato Bartolini-, il problema di internet non è semplicemente la pornografia dilagante, ma il fatto che si trova di tutto ed il contrario di tutto. I figli ci vanno, se non a casa a scuola. Ma da dove deducono i criteri per valutare quello che vedono? Solo dalla testimonianza viva dei genitori. Questo mette al riparo le menti dei ragazzi dalle incursioni della tv e di internet. Purtroppo i programmi televisivi o i giornali sono fatti così come noi utenti li vogliamo. Nei convegni pubblici, i direttori parlano di etica dell’informazione o di privacy. Ma in realtà il giornale o il programma televisivo è un prodotto da vendere e va assecondato il gusto del consumatore. Per questo, nella maggior parte dei casi, troviamo scarsi contenuti educativi.

Dunque, vedere la tv si può, ma come e quante ore? Per il professor Bartolini, la tv ai piccoli va data in dosi omeopatiche. Anzi meno ne vedono e meglio è. C’è un altro mito: vederla insieme genitori e figli. Può andare bene, ma ci sono programmi che è bene non vedere ugualmente. Il linguaggio delle immagini a volte è devastante e il genitore non riesce a rieducare nemmeno parlandone con il figlio. Pensiamo a certe trasmissioni in cui il protagonista ha due o più mogli. Non si capisce quante donne ama, chi è il marito ecc… c’è una vera confusione dei ruoli. Non si tratta certo di essere moralisti o bacchettoni.

Sempre sull’uso delle televisione: non è necessario santificare il dopocena con la tv. Non è educativo per il ritmo frenetico che la tv impone alla vita. A volte non è preoccupante quello che c’è, ma “come”. Anche internet ha un ritmo incalzante. Non si tratta di criminalizzare, ma ci sono dei limiti: nel rapporto con i figli occorre avere il coraggio di dire anche di “no”. Se l’educazione è un rapporto, c’è bisogno di una fermezza ragionevole e motivata. Ci deve essere lo spazio della fermezza e del “no”. L’educazione è un rapporto e oggi deve essere ancor più vivo, perché i media oggi sono insistenti, invasivi e condizionanti. Solo un rapporto educativo vivo e vitale tra genitori e figli, questi ultimi non saranno condizionati e determinati dalla moda, dal gergo o dal vestiario.

Eventi Estate 2007

Rassegna di Teatro per ragazzi 

 

• Domenica 17 giugno
IL PAESE DI NANNA Compagnia “Teatro del Canguro”
Brugnetto di Ripe – Pista Polivalente –  ore 21.00

 

 

• Domenica 8 luglio
ARRIVI E PARTENZE Compagnia “Teatro Pirata”
Brugnetto di Ripe – Pista Polivalente – ore 21.00

 

 

• Sabato 21 luglio
IL RISTORANTE MANGIAFIABE Compagnia “Teatro Corniani”
Brugnetto di Ripe - Piazza Garibaldi - ore 21.00 (All’interno de “La Tavolata del Borgo”)

 

 

• Sabato 4 agosto
IL GIGANTE EGOISTA Compagnia “Manicomics”
Brugnetto di Ripe – Pista Polivalente – ore 21.00

 

 

In caso di Maltempo, gli spettacoli si svolgono nella Sala della Comunità Parrocchiale

 

 

INGRESSO LIBERO
Se vieni con i nonni e con i genitori... se vieni a tutti gli appuntamenti, riceverai un simpatico gadget!

 

 

Mostre fotografiche
presso la sede del Circolo, in via Antonelli, 3

 

“Rivelazioni”
Mostra fotografica di Natalina Magi
Dall’1 al 10 giugno
La mostra resterà aperta, presso la sede del Circolo in via Antonelli a Brugnetto, il sabato e la domenica dalle 17 alle 22.30; tutte le sere dalle 21 alle 22.30; i pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30.

 

“Frequenze, in alta quota”
Mostra fotografica di Giampiero Mosci
Dal 18 al 26 agosto

venerdì 20 aprile 2007

Genitori ed educazione all'affettività

Si è tenuto venerdì scorso l’incontro con la psicopedagogista Renata D’Ambrosio nel secondo incontro del ciclo “Per saperne di più” promosso dalla Biblioteca – Circolo Culturale “Oscar Franceschini” di Brugnetto.
Venerdì prossimo (27 aprile. Ore 21.15). si terrà l’ultimo dei tre incontri sull’educazione all’uso dei mezzi di comunicazione.
Ecco di cosa ha parlato la psicopedagogista Renata d’Ambrosio.


Educare all’affettività è prima di tutto educare alla giusta relazione, alla capacità di dialogo. A quest’ultimo devono saper educare i genitori. La dott.ssa D’Ambrosio ha illustrato alcuni “stili genitoriali”; alcuni modi di essere genitori:
  • Stile genitoriale affettivo positivo. Questo è ben espresso da questo tipo di atteggiamento che fa dire spesso ai genitori nei confronti del figlio o dei figli: «Sono contento che sei qui, ti voglio bene, ti stimo, mi interessa quello che dici… ma quello che fai non è giusto». Questa può essere una frase che ricorre spesso. Oppure, semplicemente il nostro costante atteggiamento nei confronti dei nostri figli. Ricordiamoci che noi non comunichiamo solo con la bocca; circa il 70% della nostra comunicazione avviene con i gesti, il corpo, gli atteggiamenti. Si tratta del linguaggio non verbale.
  • Stile genitoriale affettivo negativo. Si esprime con questa frase: «Tu non riesci a fare nulla… lo faccio io per te». Oppure: «Basta! Non ti muovere ché fai solo danni!». Con questo atteggiamento certamente non aiuto mio figlio e non esalto le sue capacità; non lo educo.
  • Stile genitoriale critico positivo. È l’atteggiamento da parte dei genitori che cercano di dare spiegazioni al figlio, sottolineando anche l’aspetto positivo. Occorre sempre andare a cercare l’elemento positivo, anche nelle situazioni più negative.
  • Stile genitoriale critico negativo. È espresso dalla frase «Sei sempre lo stesso… anche questa volta non hai capito nulla!». Ricordiamoci che si comunica molto più con i gesti o con un abbraccio che con le parole.
La conseguenza è che, per saper educare, tra genitori e figli occorre stabilire bene i ruoli ed i compiti. Alcuni genitori, di fronte agli insuccessi dei propri figli, si fanno prendere dai sensi di colpa. E così i figli percepiscono che i loro insuccessi sono da attribuire ai loro genitori e di fronte alle difficoltà se ne lavano le mani.

È molto importante stabilire chi può risolvere il problema tra genitori e figli. Facciamo l’esempio di un figlio che ha problemi di relazione con un proprio insegnante. Non è giusto che intervenga subito e direttamente il proprio genitore: a scuola ci sta lui, è giusto che io lo responsabilizzi e gli dia l’autonomia di sbrigarsela da solo. Se il figlio è consapevole di questo, è un vero e proprio passo in avanti. Se il figlio è continuamente sotto la protezione dei genitori, non sarà mai autonomo.

Davanti ad un problema dei nostri figli, ripetere spesso la frase: «Ti dico io come si fa» può essere utile durante l’infanzia, ma non nell’adolescenza. Bisogna invece mettersi davanti al problema insieme ai nostri figli dicendogli che la soluzione noi non ce l’abbiamo. Ricordiamoci che gli adolescenti hanno tutte le conoscenze su tutto. Per esempio, sul sesso possono conoscere tutto da internet…

Quello che spesso non hanno è la capacità di sapere valutare o valorizzare le loro conoscenze. I genitori dobbiamo dare loro i valori e le priorità. Tutto questo lavoro va fatto basandoci sulla fiducia reciproca. E la fiducia è un seme che si semina sin dall’infanzia; non possiamo cominciare a coltivarla quando i figli sono adolescenti.

Molte sono state le domande e gli interventi emersi nel dibattito:
Come sviluppare o incrementare la mia capacità di relazionarmi e dialogare con mio figlio.

Se i genitori riescono a sviluppare e incrementare la relazione basata sulla fiducia ed il dialogo, tutto il resto viene di conseguenza – ha affermato la D’Ambrosio. Il genitore è capace di educare se è convinto dei valori. Qualcuno potrebbe dire che dialogare con i figli è difficile. Chiedetevi: quando vostro figlio ha cominciato a parlare, voi lo ascoltavate? Il dialogo non comincia a 13 anni. Il dialogo c’è quando qualcuno parla e qualcun altro ascolta. E non si ascoltano solo le parole, ma anche gli atteggiamenti. Il dialogo non c’è quando mio figlio mi racconta ogni cosa: questo è voler sapere; è l’interrogatorio di un genitore apprensivo che non dà fiducia al figlio. Che necessità c’è di sapere sempre ciò che ha fatto? Forse perché io voglio stare tranquillo… Dialogare non è “fare la predica” ai nostri figli.

I figli “pressati” raccontano solo quello che i genitori voglio sentirsi raccontare… Mentre un modo di dialogare è anche quello di osservare mio figlio. Spesso noi genitori vogliamo parole, ma ci dimentichiamo le emozioni.

I problemi poi si moltiplicano nell’adolescenza. I figli “tagliano” con i genitori; si oppongono. Ma ci deve essere questo contrasto. Non ci allarmiamo se i nostri figli diventano scorbutici e rustici, freddi ed insofferenti davanti a noi: vogliono vedere di che cosa sono capaci e ci sfidano per vedere fino a che punto li lasciamo fare. Ma ricordiamoci che di fronte alle loro richieste occorre saper dire anche i “No”. Dei “No” coerenti e motivati: è la fermezza educativa. Comunque non spaventiamoci dei contrasti che abbiamo con i nostri figli. Siamo invece pronti a combattere. Naturalmente le premesse per questo nostro atteggiamento educativo debbono essere messe sin dall’infanzia; il dialogo si costruisce sin dall’infanzia, soprattutto attraverso il gioco. Nel gioco il bimbo si immedesima e comunica. Giocando con i nostri figli, possiamo capire i loro stati d’animo.

Come affrontare con mio figlio il tema della sessualità e l’innamoramento.

Vivere l’innamoramento non educabile; nessuno nasce imparato. L’innamoramento è una fase piana di emozioni che non si possono controllare o stabilirne il percorso. I genitori possono aiutare a subire le delusioni, a non far tragedie se un rapporto è finito o non va. Ma attenzione a sminuire le sue emozioni dicendo: «Non ti preoccupare passerà… ne troverai un altro». Dimostriamo invece attenzione ed interesse: «Ti ascolto… Accetta le delusioni e imparerai a reagire».

Sulla sessualità e tutto ciò che riguarda il sesso, secondo la D’Ambrosio, siamo noi genitori che per primi abbiamo paura di affrontare il discorso con i nostri figli. Spesso pensiamo: chissà che cosa ci vorranno dire o che cosa ci chiederanno? Quando ci fanno queste domande teniamo ben presente la loro età: i bambini piccoli lo fanno perché hanno bisogno di sentirsi vicini la mamma. Gli adolescenti generalmente non chiedono perché comunque, anche se noi non ci rendiamo conto, sanno già tutto. Ma sulla sessualità non occorrono solo le conoscenze, sapere “come si fa”: occorrono i valori, la capacità critica e valutativa. Queste sono le cose che noi genitori dobbiamo comunicare ai nostri figli. Questo significa educare all’affettività. Gli adolescenti non vogliono informazioni, ma attenzione e sapere che cosa ne pensano i loro genitori. Perché, nonostante tutte le contestazioni, i genitori sono gli unici punti di riferimento per loro. Dunque i genitori debbono fare attenzione a cogliere l’attimo in cui possono educare all’affettività, a mano a mano che i figli crescono. Non abbiamo paura a trovare tempo di stare con i nostri figli.

Per quanto riguarda il fidanzamento, c’è solo l’esempio dei genitori. Il modo di relazionarci e di vivere gli affetti di noi genitori è un vero punto di riferimento per i nostri figli.

Appuntamento a Brugnetto venerdì prossimo alle 21.15 per l’ultimo incontro del ciclo: «La vita non è un click: realtà o reality». Il prof. Domenico Bartolini parlerà di genitori ed educazione ai mezzi di comunicazione: internet, telefonino, tv ecc.

(da Vivere Senigallia del 18 aprile 2006)